FALANGIO: LA PIANTA CHE PURIFICA L’ARIA
Ne basta una per purificare tutta la casa: è il Falangio, una pianta ornamentale che oltre a dare un tocco di verde alle nostre case, è in grado di purificare l’aria circostante, eliminando sostanze nocive dagli ambienti chiusi.
Il Flangio è una pianta molto diffusa, forse non ne conoscerete il nome, ma almeno una volta l’avete vista in casa di amici, oppure in un vivavio, oppure in una location green etc… Molto apprezzata per il suo bel fogliame, è anche molto semplice da coltivare (motivo per il quale è così largamente utilizzata) sia negli ambienti interni sia in quelli esterni.
Oltre a essere una pianta resistente e dal caratteristico aspetto ornamentale e decorativo, il Falangio ha anche il pregio di depurare l’aria degli ambienti domestici. Come tutte le piante, anche questa rimuove anidride carbonica e produce ossigeno durante la fotosintesi clorofilliana, ma il Falangio è anche in grado di rimuovere altre sostanze nocive dall’ambiente.
L’azione depurativa del Falangio, è stata confermata da uno studio condotto dalla NASA diversi anni fa: secondo esso, il Falangio è in grado di rimuovere dagli ambienti domestici sostanze nocive come il monossido di carbonio e lo xilene. I dati sono stati poi convalidati anche da studi più recenti, come quello condotto dalla State University di New York.
Lo xilene è una miscela di composti chimici usato nella lavorazione di molti materiali, tra cui cuoio, gomme e vernici, una sostanza tossica per il nostro organismo, che può essere presente nelle nostre abitazioni, anche se in piccole quantità.
Il monossido di carbonio viene prodotto in seguito alla combustione di tabacco, metano, benzina e carbone, quindi possiamo ritrovarlo nell’aria in seguito alla cottura dei cibi se utilizziamo una cucina a gas, ed ha una grande affinità per l’emoglobina del sangue, quindi anche piccole quantità respirate determinano un minor apporto di ossigeno al nostro organismo.
Collocare una pianta di Falangio nelle nostre case può essere d’aiuto per eliminare queste sostanze nocive dagli ambienti chiusi e poter beneficiare di aria “più pulita”.