PETALI, GEMME E BOCCIOLI DALLE VIRTÙ PREZIOSE
Edward Bach lo aveva intuito già dai primi del Novecento: i fiori ed i loro estratti, hanno virtù preziosissime. Per riequilibrare stati d’animo ed emozioni, per curare ferite dell’anima e disagi del corpo. Ma l’ultimo trend è utilizzarli in cucina perché ricchi di vitamine e oligoelementi.
La tendenza si chiama Flower Tasting, ovvero: begonie, petunie, gerani, sambuco, papaveri e altri fiori, protagonisti di raffinate ricette che sublimano il gusto. L’utilizzo gourmand dei fiori però, non è esattamente una novità, anzi, ha radici molto profonde.
Si rintracciano tradizioni antichissime in Medio Oriente e in Asia, dove i fiori di loto, gigli, e crisantemi fanno parte dell’immaginario gastronomico collettivo da sempre. In epoche successive la consuetudine, ancor viva oggi, si è sviluppata nel mondo anglosassone e nella cucina regionale italiana.
In quella ligure ad esempio, le violette vengono condite, in quella milanese i crisantemi vanno a impreziosire le insalate, mentre da nord a sud i fiori più conosciuti, quelli di zucca, si trasformano in sformatini o fritture per prelibati finger food.
Non si tratta solo di una scelta estetica: i fiori hanno importantissimi valori nutrizionali e salutistici. Ricchi di vitamine, antiossidanti e oligoelementi, quelli edibili (circa 40-50 specie) hanno un alto valore nutritivo confermato anche da una ricerca del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Pisa.
Secondo questo studio alcuni fiori come le begonie, la calendula, i crisantemi, le bocche di leone etc., grazie ad un elevato contenuto di antociani (il pigmento che conferisce colore ai petali) hanno proprietà antiossidanti superiori a quelle dei vegetali in foglia. Più accese sono le tonalità, soprattutto rosso e blu, più il bocciolo ha poteri anti-invecchiamento.
La calendula, ad esempio, ha virtù antinfiammatorie e digestive, il crisantemo è ricco di flavonoidi, saponine e acido caffeico che aiutano a drenare i liquidi dal fegato. I fiori bianchi della verbena contengono attivi dall’effetto detox, mentre i fiori di borragine sono un’ottima fonte di calcio, magnesio e fosforo. La viola e la rosa contengono vitamina C, ch stimola le difese immunitareie e partecipa alla sintesi del collagene. Infine, il nasturzio contiene acido folico, calcio, fosforo, vitamina K e Omega.